film

The last international playboy

categorie: 

Ho visto questo film prendendolo a ‘scatola chiusa’ non conoscevo la trama, il cast e nemmeno chi fosse il regista. Il film è in parte scontato, in parte no. 

Mi ha fatto piacere rivedere Jason Beh, ne avevo perse le tracce dopo il telefilm Roswell.

La storia ruota intorno a Jack Frost, un playboy, ma non bisogna fare l’errore di aspettarsi un film leggero sull’argomento. Certo il mondo in cui si muovono i personaggi è quello triste e squallido di persone vuote che si mettono in tiro, escono, vanno in locali alla moda e si ubriacano. Ma è un tipo di vita che può andare bene una volta ogni tanto, ma una esistenza intera così è agghiacciante. 

Jack, playboy in crisi esistenziale, ha la casa spesso piena di belle donne super magre, probabilmente sono modelle.

Jack è uno scrittore  o meglio ha scritto un libro sette anni prima e da allora non fa niente nella sua vita, a parte ubriacarsi e vivere in maniera sregolata. 

Jack ha pochi amici, Scotch un uomo grassoccio che conduce un programma televisivo e si spaccia per playboy, Ozzy una ragazza che si droga e la undicenne Sophie, figlia di vicini di casa, l’unica persona con un po’ di cervello… e tra tutte quelle ochette bionde, o more tanto il risultato non cabia,  non è difficile spiccare per intelligenza. 

Poi c’è la migliore amica di Jack, amici fin dall’infanzia, la ragazza di cui è innamorato, o almeno così sembra, con la quale in passato ha avuto una relazione naufragata miseramente. La giovane viene a minare il già precario equilibrio di Jack dandogli la lieta novella del suo imminente matrimonio, non calcolando che aveva promesso di sposare Jack quando era ancora una ragazzina.

Ma l’amore di Jack per questa ragazza è reale oppure è un pezzo del suo passato? Jack vuole davvero sposare la sua amica perché la ama o perché quella promessa lo rimanda ad un momento della sua vita in cui era ancora spensierato?  

A concludere la carrellata di personaggi, abbiamo anche una giovane giornalista che sta scrivendo un articolo sui playboy.

Jack sembra un personaggio vuoto e superficiale, ma da alcune situazioni e reazioni ci si rende conto che non è proprio così.

Il film alterna parti interessanti a parti noiose. Scorre abbastanza liscio e più o meno leggero. Ci sono le ochette, ma per lo più come sfondo. Il personaggio di punta e che sembra il più saggio di tutti è la ragazzina, Sophie, alla quale hanno dato le battute migliori del film. Ovviamente se le stesse battute le avessero dette gli altri personaggi avrebbero avuto un effetto diverso.

Secondo me è un film che si può vedere, anche se non è un film particolarmente interessante o piacevole. E’ leggero nonostante i temi trattiti. E’ un po’ un farsi scivolare addosso tutto e tutti, come se nulla realmente avesse importanza. E’ un film apatico, ma probabilmente è una caratteristica cercata e voluta così.

 

field_vote: 
5

Matrimonio tra amici

categorie: 

Ecco un esempio di film leggero che è talmente light da spiccare il volo come un palloncino che scappa dalle mani.

Il film non è interessante, non ha spessore, i personaggi  sono insibidi, poco interessanti, la trama è scontata al 99%, la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti.

Non c'è mordente, non c'è pathos. 

E' la classica storia di un gruppo di giovani, per lo più coppie, che si ritrovano in occasione del matrimonio di due amici.

Usciranno fuori situazioni in sospeso, pendenze del passato che verrano risolte miracolosamente in poco tempo, e questo dopo anni di attesa e di tensioni.

Il mio consiglio è quello di evitare la visione di questo film anche se non avete nulla da fare. Il niente risulta molto più credibile di questa insignificante storia.

field_vote: 
2

Midnight in Paris

categorie: 

Woody Allen è sempre bravissimo a scavare nell’animo umano e nei rapporti di coppia in maniera semplice, leggera e profonda nello stesso momento. 

Owen Wilson è  lui nella gestualità e nell’interpretazione del personaggio di Gil. 

L’accoppiata Wilson-McAdams funziona benissimo nell’essere una coppia male assortita, nell’interpretare due persone che non hanno nulla in comune lasciando lo spettatore perplesso sul perché stiano insieme.

Gil e Inez sono a Parigi, in vacanza con la famiglia di lei. 

Gil ama la città, il romanticismo legato alla pioggia, sogna di vivere li, di diventare uno scrittore e di abbandonare il suo lavoro di sceneggiatore. 

Gil è romantico, nostalgico,  poco sicuro di se e delle sue capacità. 

Il suo animo sensibile mal si sposa con quello di Inez molto presa da altre cose e dall’idea di vivere a Malibu. Inez è una donna che pensa al divertimento, all’apparenza, a ciò che è pomposo ed è molto dipendente anche da ciò che pensano/vogliono i suoi genitori. I genitori di Inez non vedono di buon occhio Gil.

Gil sostanzialmente è stanco di tutto ciò, dei suoi desideri messi in secondo piano, dell’accontentare gli altri, ma non se ne rende pienamente conto fin quando non gli accade qualcosa di straordinario. 

Una sera, mentre gira per la città,  a mezzanotte in punto, sarà invitato a salire su un auto d’epoca. 

Penserà di seguire un gruppo di persone che stanno andando ad una festa in costume, dato l’abbigliamento anni 20, ma invece quello sarà l’inizio di un lungo viaggio attraverso un'altra epoca. Il viaggio lo porterà in una Parigi di quegli  anni  incontrerà  illustri personalità e artisti del periodo  che lui stesso adora e stima. Interagirà con  Cole Porter, i Fizgerald, Dalì, Picasso e la sua amante Adriana, Hemingway , Gertrude Stein ed altri.

Che il viaggio sia reale o meno poco importa, sera dopo sera Gil ha la sensazione di appartenere ad un posto, si trova in mezzo a persone che lo comprendono realmente e dalle quali si sente compreso, tutto in netta contrapposizione a ciò che accade di giorno e nel tempo reale. Questo gli darà sicurezza, la spinta per sbloccare il suo ‘blocco dello scrittore’.

Parigi è stupenda sia nel passato che nel presente. E' magica e da qualunque angolazione la si guarda, è un particolare che non cambia mai.

Gil compie l’unica scelta giusta. Ognuno essere se stesso senza costrizioni di sorta, deve trovare la forza di scommettere sulle proprie potenzialità e di mettersi alla prova. 

Non si può restare ancorati al passato, per quanto  sia bello ed interessante, l’insoddisfazione che si prova nel presente va combattuta e vinta nel presente.

 

field_vote: 
9

Pagine