Ma come fa a far tutto?

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Commedia senza lode e senza infamia, che si lascia guardare e scorre liscia come l’olio per tutta la sua durata. 

Punto centrale della storia è come fa ad organizzare la sua vita una donna in carriera, divisa tra il lavoro, con tanto di trasferte, i figli, il marito e la casa.

Il risultato è una persona sempre di corsa, che apparentemente ha tutto sotto controllo, schematizza e fa liste in modo da riuscire a non scontentare nessuno, ma la realtà è che tutto ciò è fonte di profondo stress.

Accontentare tutti diventando un automa a discapito della spontaneità e della tranquillità non è positivo, come anche reggere dei ritmi tanto serrati. 

Le donne che vivono una condizione similare si ritroveranno nella protagonista e non potranno fare altro che provare simpatia per lei.

Da vedere quando si ha voglia di qualcosa di leggero e di non troppo stupido.

 


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Magia Proibita di Cheyenne McCray

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Non so se vale la pena sprecare parole per questo romanzo. Inizio col dire che non mi è piaciuto per niente, nonostante sia un genere che trovo particolarmente interessante. 

I personaggi sono privi di qualunque spessore, gli eventi o scontati o noiosi da morire. Teoricamente doveva essere una storia sulla magia, esseri fatati e mondi paralleli, sulla lotta tra bene e male e sui diversi tipi di magia, praticamente ci troviamo di fronte ad un racconto incentrato principalmente su pratiche sessuali di vario genere, natura e figura geometrica.

E’ il primo di una serie, mi è bastato, forse avrei dovuto abbandonarlo al suo destino dopo poche pagine e lasciarlo ad accumulare polvere o farlo finire nel cestino, invece mi sono sforzata di arrivare alla fine giusto per poter avere un quadro completo della storia e poterne sconsigliare vivamente la lettura. 

 


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2

Un fidanzato in affitto

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Avete mai ascoltato una cover brutta di una canzone carina e piacevole? 

Ecco questo è l’unico paragone utile che riesco a trovare per spiegare sinteticamente la mia reazione alla visione del film. 

Remake o non remake di “The Wedding Date - L'amore ha il suo prezzo”, questo film è di una noia mortale dalla prima all’ultima battuta. 

Gli abiti e il look dei personaggi è osceno, tranne i vestiti tradizionali indiani che sono gradevoli in tutte quelle tonalità di colore. Il coinvolgimento emotivo è uguale a zero, la recitazione praticamente inesistente. E’ un peccato perché alcune produzioni di Bollywood sono davvero gradevoli.

Il mio consiglio personale è di spendere il vostro tempo guardando qualche altra cosa, boccio il film sotto tutti i punti di vista.

 

 


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2

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