The ex list

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Questa serie è tanto piaciuta negli Usa che ne hanno sospeso la programmazione dopo pochi episodi. In Italia abbiamo avuto la “fortuna” di vederli tutti e 13.

Bella è di nuovo single, ha interrotto da poco una relazione con un ragazzo che non voleva sposarsi e con il quale divide la custodia di un cane.

Durante l’addio al celibato della sorella, una sensitiva le svela un piccolo dettaglio del suo fututo amoroso: se non si sposerà entro l’anno con una persona che già conosce,  resterà zitella. Da qui inizia una ossessiva ricerca dell'ex giusto, uno diverso per ogni episodio.

Il telefilm è noioso, leggero e stupido. Non lascia nulla a livello emotivo, mi chiedo ancora come si possa passare da una persona all’altra con estrema facilità, oggi un ex domani l’altro, ma non tanto per il ‘lascia e prendi’ ma perché ogni volta Bella sembra essere innamorata dell’ex di turno. Tutto ti fa pensare che questa ragazza di sentimenti non ne provi mai o che sia eccessivamente leggera su tutto. 

I personaggi di contorno hanno poco spessore e sono alquanto insignificanti, tranne la sensitiva che da un tocco di stravaganza al piattume generale.

Se non l’avete visto evitate, se poi proprio non avete nulla da fare è un buon sostitutivo di un sonnifero.

 

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4

Raines

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Mi capita spesso di guardare serie tv di qualche anno fa, telefilm che sono stati silurati dopo pochi episodi, chiusi dopo una prima stagione, dove ovviamente la storia resta senza una degna conclusione. 

Raines è stato cancellato dopo 7 episodi, la presenza di Jeff Goldblum mi aveva incuriosita, è un buon attore e il concept della serie non era male.

Raines è un detective che vede le vittime degli omicidi su cui investiga, dialoga e ragiona con loro durante tutta l’indagine e queste presenze svaniscono quando il caso è risolto. La particolarità di questa serie è che le presenze viste dal protagonista non sono il classico fantasma che non è “passato oltre”   a causa  in sospeso o per una morte violenta, ma  sono una  sua proiezione mentale. 

Raines indaga sugli omicidi in giro per Los Angeles accompagnato dalla vittima o dalle vittime di turno, ovviamente essendo solo un parto della sua mente, queste non sanno nulla di più o nulla di meno di ciò che è noto al detective.

Fin qui l’idea sembra carina, diversa dal solito e potrebbe risultare interessante a chi è appassionato di telefilm di questo genere, poliziesco – investigativo.

Il problema grosso, secondo me è nella sceneggiatura. La trama degli episodi è scontatissima, e in quasi tutte le puntate, dopo pochi minuti si comprende già chi è l’assassino. È un vero peccato perché con un po’ di lavoro in più dal punto di vista della stesura degli episodi potevano dare vita ad una interessante serie tv.

 

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5

The Tree of Life

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I film di Malick o li si odia o li si ama, difficilmente ci sono vie di mezzo.

Trovo Malick un interessante regista con un punto di vista diverso dal solito e di conseguenza faccio parte di quella fetta di spettatori che lo ama.

Recensire un film come The Tree of Life non è una cosa semplice, gli elementi che lo compongono   sono tanti, diversi e non sempre semplici da spiegare. So che molti sono rimasti basiti dalla sua visione, mi è bastato osservare la reazione di chi era al cinema che o non capiva nulla o  usciva di sala dopo un po’ perché ‘stremato’.

I film di Malick non sono mai di semplice visione, non sono per tutti, ma con tutto ciò non mi spiego come si possa non comprendere un film come questo. Certo non è lineare, ma chi ha un minimo di cognizione sa che non sta guardando una commediola leggera o un film dalla trama semplice, eppure in the tree of life non c’è nulla di così complicato da non essere compreso anche da un utente medio.

Il film viaggia su più binari paralleli, i due principali sono quello che narra della nascita ed evoluzione della vita e quello che racconta la storia di una famiglia.

L’evoluzione vista a partire da una sorta di big bang è spettacolare, immagini stupende, grafica 3D ben realizzata.

La storia della famiglia interessante, rispecchia a pieno come poteva essere la vita in quel periodo storico, le dinamiche interne ed i rapporti tra i genitori e i figli.

La musica è un altro elemento portante ed perennemente presente nel film. Il cast è eccezionale, Brad Pitt e Sean Penn si confermano due mostri di bravura. 

Un altro elemento importante è la quasi assenza di battute, ma la bravura degli interpreti fa in modo che non siano necessarie parole per trasmettere allo spettatore i sentimenti che i personaggi provano.

Il film mi ha commossa, incuriosita, mi ha dato un pugno nello stomaco, e non mi ha per niente annoiata nonostante duri più di due ore. Consiglio di vederlo, ma lo spettatore non si aspetti un film semplice, lineare o a cui  è abituato di solito. The Tree of Life è poesia di un passato, un presente e un 'futuro' che si fondono in maniera armonica tra di loro.

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9

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