Fuori Menù

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Fuori menù è un film carino, dove non mancheranno momenti allegri a momenti di tensione.

Quest'opera prima del regista spagnolo Nacho Garcìa Veilla punta subito i riflettori su alcuni aspetti della vita del protagonista, in cui molte persone estremamente prese dal proprio lavoro possono riconoscersi: ovvero il dedicare tutte le energie in esso, trascurando i rapporti umani e facendo ‘imbruttire’ ed ‘ingrigire’ la propria vita.

I rapporti interpersonali sono un extra, qualcosa di non compreso nel menù standard, per cui un fuori menù.

Maxi è gay,  è proprietario e chef in un ristorante di Madrid, uno dei suoi sogni è quello di riuscire ad avere una stella Michelin.  La sua vita, che fino a poco prima era scandita con ritmi regolari e precisi, viene stravolta con l’arrivo dei due figli, nati da un matrimonio di facciata finito da tempo.  Anche l’incontro con il vicino di casa sarà un altro avvenimento che contribuirà a finire di incrinare l’equilibrio fittizio di priorità e valori che Maxi si era imposto.

Il film è godibilissimo, ironico, divertente, moderno, un po’ volgare il linguaggio.


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7

Una spia non basta

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Franklin e Tack sono due spie della Cia, e sono amici per la pelle. La loro amicizia viene messa in crisi nel memento in cui incontrano Lauren, una ragazza che cattura l’interesse di entrambi.

La condizione di agenti segreti finidsce  in secondo piano e si assisterà ad una lotta senza esclusione di colpi, di bassezze da parte dei due giovani per ‘far fuori’ l’altro pretendente. 

Commedia con una struttura classica, con una sceneggiatura non particolarmente brillante, che è condita di modernità: appostamenti, microspie, ricerche nei database, localizzatori satellitari e risorse interne alla Cia, saranno i mezzi a disposizione dei due protagonisti per farsi le scarpe a vicenda.

Chi vincerà la corsa per il cuore di Lauren?

Il film non brilla per originalità, gli attori sono bravi, è comunque un prodotto ben confezionato e di piacevole visione. Un film non impegnato che va più che bene nei momenti in cui si ha bisogno di vedere qualcosa di leggero. 

 


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6

Demons

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Demons è una serie horror made in UK, ne sono stati realizzati solo sei episodi. E’ un esperimento riuscito solo in parte, perché non ha nulla di innovativo come trama. 

Luke vive solo con la madre dopo la prematura scomparsa del padre. Ciò che Luke non sa è che discende da una famiglia di cacciatori di ‘inumani’, è l’ultimo dei Van Helsing, vive la sua giovinezza come tutti i ragazzi della sue età, fin quando non gli verrà rivelata la sua identità.

Nella lotta contro queste creature, classificate per livello di pericolosità, una diversa per ogni episodio, avrà il supporto di Galvin, un amico di suo padre, della cieca Mina e della sua amica Ruby.

La trama non è molto articolata, la sceneggiatura fragile, scontata. Gli effetti speciali non sempre sono passabili. Oggettivamente, dopo aver visto i sei episodi realizzati è palese il motivo del non rinnovo della serie.

Da vedere se l’horror vi piace, ma giusto come tappabuchi per i momenti in cui non c’è altro da vedere.

 

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4

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