My own worst enemy

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Solo pochi episodi per questo telefilm. Ho trovato il concept interessante, una spia dotata di “interruttore”, alla quale viene creata una identità fittizia che ha una vita reale e regolare. 

L’identità fittizia ha una sua serie di ricordi e riscontri nella realtà tanto da fargli pensare e credere di essere reale. Ma cosa accade se lo switch che li tiene separati fa tilt e la spia si “spegne” in missione, lasciando la povera ed inesperta identità finta al suo posto?

In seguito a questo malfunzionamento le due identità esistenti nella testa dello stesso uomo iniziano, dopo un principio burrascoso, a collaborare e a comunicare tramite dei video registrati per passare informazioni.

Una vive in una casa familiare, una villetta con moglie, figli e cane, l’altro in un attico spartano ma con accessori di lusso.

La serie purtroppo è stata sospesa solo dopo i primi 9 episodi, proprio nel vivo della narrazione, quando si iniziava a comprendere meglio le dinamiche e i misteri.

Peccato!


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7

The Adjustment Bureau

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Il film mi è piaciuto molto e l’ho visto in lingua originale, premessa necessaria perché non si sa mai cosa accade col doppiaggio!

La storia segue la carriera di David Norris, in gara per un seggio al Senato. David incontra Elise, una ballerina che si era rifugiata nel bagno degli uomini. Scatta la scintilla tra i due, come se fossero destinati a stare insieme, ma ci sono forze più grandi che vogliono impedire ai due di vivere questa potenziale storia d’amore.

Uomini in abito scuro e armati di cappello, seguono la rotta delle  vite di David ed Elise su un libricino che traccia il percorso corretto che i due giovani devono seguire, intervenendo qualora sia necessario anche in maniera poco gentile.

Il film alterna momenti tranquilli ad altri abbastanza tesi, momenti ‘lenti’ ad interminabili corse attraverso porte e porte con tanto di cappello sulla testa. Se volete comprendere il significato di questa ultima frase non dovete fare altro che guardare il film, e  riuscirete a scoprire se anche questa volta sarà l’amore o il destino avverso a vincere.

 


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8

Jack & Jill

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Su questo film sarò sintetica, anche perché dopo circa 20 minuti ho deciso di terminarne la visione.

Il film è per me tecnicamente inaccettabile, una fotografia penosa, degna delle peggiori soap. 

Ci sono grossi problemi di continuità nel montaggio, tra campo e controcampo. 

Adam Sandler vestito e truccato da donna non si può guardare.

E’ brutta la gestione dei due gemelli.

La voce di Jill doppiata non si può proprio ascoltare, chi sa se in originale è ugualmente fastidiosa. Se riuscite a superare i 20 minuti di visione sarete i miei eroi.

 

 


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2

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