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Per sfortuna che ci sei

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Julien, consulente matrimoniale, uno dei migliori sulla pizza, l’uomo che risolve i problemi e chiude le crepe. Julien ha un problema, le sue relazioni non durano perché è “portatore sano di sfiga”. Alle donne con cui tenta di avere una relazione succedono cose di ogni tipo, le più impensabili. 

E’ una condizione paradossale, fixare le coppie in crisi e non riuscire ad avere un rapporto duraturo, con l’aggravante di portare male. 

Julien incontra Joanna, una designer di una casa automobilistica, la donna che potrebbe diventare il suo amore con la A maiuscola, avrà dei tentennamenti viste le deludenti e sfigate relazioni avute in passato.

Film carino e leggero, ma con morale della favola compresa.

Due ottimi protagonisti che reggono in piedi una storia simpatica, ma rappresentata sulla base di una sceneggiatura non particolarmente brillante, un po’ scontata e che da la sensazione di stentare a partire. A tratti il film ha una atmosfera romantica, a tratti è demenziale a tratti quasi drammatica.

 


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6

Quasi amici

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Quasi amici, oltre ad essere un film tratto ed ispirato da una storia vera, che poi chi sa quanto ci sia davvero della storia reale e quanto sia stato romanzato, è un film che mette a confronto due realtà completamente opposte. Bianco contro nero, ricco contro povero, malato contro sano, adulto contro giovane e così via. I due protagonisti vivono condizioni e situazioni che sono completamente apposte, l'alfa e l'omega, sembrano così malamente assortiti da non poter convivere in alcun modo, ed proprio questa enorme diversità, questa opposizione a creare probabilmente il legame veramente forte di una amicizia come poche.

Philippe, in seguito ad un incidente è paralizzato dal collo in giù, è ricco, è un uomo bianco di mezz'età alla ricerca di qualcuno che possa occuparsi di lui giorno e notte; Driss è un ragazzo povero, di colore, immigrato dal Senegal. Il rapporto improbabile e conflittuale finirà per diventare una amicizia profonda, vera e sincera.

Ma questa storia ci mostra anche altro: apre uno squarcio su una Parigi diversa dal solito, una Parigi non turistica ma multietnica, che alterna alle strade centrali belle, luminose e trafficare, la zona periferica triste, spenta e omonima, dove risiedono gli immigrati. 

Il film scorre veloce, leggero, nonostante la drammaticità della condizione di Philippe, è ironico è divertente e i due personaggi insieme riescono a strapparti risate senza problemi.

Da vedere assolutamente!

 

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9

L'amore che resta

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Tratto dalla piece teatrale "Of Winter and Water Birds", di Jason Lew, L’amore che resta, in originale Restless, è un film che parla di amore e di morte, ma anche dell’attaccamento alla vita e di come vivere la morte.

Enoch è un ragazzo sopravvissuto ad un incidente d’auto in cui sono morti i suoi genitori. Vive con la zia da quando è uscito dal coma. Enoch si imbucandosi ai funerali degli altri, vede un fantasma di un kamikaze giapponese della seconda guerra mondiale, è stato espulso da scuola, ma principalmente non ha superato la morte dei genitori e il non averli potuti salutare perché era in coma quando sono stati fatti i funerali.

E’ proprio ad un funerale dove si è imbucato che incontra Annabel, una amica del defunto, malata terminale di un cancro al cervello. I due finiranno per diventare amici e per innamorarsi. 

Il film ripercorre gli ultimi mesi di vita di Annabel, sullo sfondo della periferia di Portland in un autunno dai colori spenti. I presupposti sono quelli di un film drammatico e strappalacrime; di certo tutta la situazione non è allegra, ma la storia è narrata con molto tatto e delicatezza e con molta spensieratezza, dato che il punto di vista è quello di due ragazzi molto giovani, ancora in età scolare. E’ come se in parte non si rendessero conto realmente di quanto sia drammatico il momento che stanno vivendo, come se quella sensazione di sospensione dal tempo dovuto all’innamoramento gli renda meno ‘pesante’ la prematura ed imminente fine della loro storia.

Poi, però c’è la presa di coscienza, la realtà ti finisce dritta in faccia e a quel punto c’è solo da chiedersi se è meglio fuggire o prendere e tenere caro ciò che resta. Ma cosa c’è di più puro e prezioso di un amore adolescenziale, forse il primo per entrambi i protagonisti?

Enoch ed Annabel  prendendosi il giusto tempo, senza fretta, per quanto la malattia di lei lo permetta, vivranno la delicata storia d’amore con estrema dignità.

Enoch accompagnerà Annabel fino alla fine, lasciandola nelle mani dell’amico/fantasma quando arriverà il suo momento. Annable darà uno scossone ad Enoch facendogli trovare la forza di vivere  e di andare avanti, di abbandonare il fantasma a cui si era legato dal suo risveglio dal coma post incidente.

Il film mi è piaciuto, certo è triste pensare ad una vita giovane tormentata come quella di Enoch e ad una giovane ragazza come Annabel che non potrà mai diventare una donna, ma la delicatezza della storia, la bravura di due attori molto giovani e la profondità di alcuni dialoghi, insieme alle cavolate che la giovane età concede ai due protagonisti, rendono il film godibile e non lo lasciano sfociare in un classico drammone strappalacrime. 

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7

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