Tratto dalla piece teatrale "Of Winter and Water Birds", di Jason Lew, L’amore che resta, in originale Restless, è un film che parla di amore e di morte, ma anche dell’attaccamento alla vita e di come vivere la morte.
Enoch è un ragazzo sopravvissuto ad un incidente d’auto in cui sono morti i suoi genitori. Vive con la zia da quando è uscito dal coma. Enoch si imbucandosi ai funerali degli altri, vede un fantasma di un kamikaze giapponese della seconda guerra mondiale, è stato espulso da scuola, ma principalmente non ha superato la morte dei genitori e il non averli potuti salutare perché era in coma quando sono stati fatti i funerali.
E’ proprio ad un funerale dove si è imbucato che incontra Annabel, una amica del defunto, malata terminale di un cancro al cervello. I due finiranno per diventare amici e per innamorarsi.
Il film ripercorre gli ultimi mesi di vita di Annabel, sullo sfondo della periferia di Portland in un autunno dai colori spenti. I presupposti sono quelli di un film drammatico e strappalacrime; di certo tutta la situazione non è allegra, ma la storia è narrata con molto tatto e delicatezza e con molta spensieratezza, dato che il punto di vista è quello di due ragazzi molto giovani, ancora in età scolare. E’ come se in parte non si rendessero conto realmente di quanto sia drammatico il momento che stanno vivendo, come se quella sensazione di sospensione dal tempo dovuto all’innamoramento gli renda meno ‘pesante’ la prematura ed imminente fine della loro storia.
Poi, però c’è la presa di coscienza, la realtà ti finisce dritta in faccia e a quel punto c’è solo da chiedersi se è meglio fuggire o prendere e tenere caro ciò che resta. Ma cosa c’è di più puro e prezioso di un amore adolescenziale, forse il primo per entrambi i protagonisti?
Enoch ed Annabel prendendosi il giusto tempo, senza fretta, per quanto la malattia di lei lo permetta, vivranno la delicata storia d’amore con estrema dignità.
Enoch accompagnerà Annabel fino alla fine, lasciandola nelle mani dell’amico/fantasma quando arriverà il suo momento. Annable darà uno scossone ad Enoch facendogli trovare la forza di vivere e di andare avanti, di abbandonare il fantasma a cui si era legato dal suo risveglio dal coma post incidente.
Il film mi è piaciuto, certo è triste pensare ad una vita giovane tormentata come quella di Enoch e ad una giovane ragazza come Annabel che non potrà mai diventare una donna, ma la delicatezza della storia, la bravura di due attori molto giovani e la profondità di alcuni dialoghi, insieme alle cavolate che la giovane età concede ai due protagonisti, rendono il film godibile e non lo lasciano sfociare in un classico drammone strappalacrime.