Camille
Camille è una commedia surreale con dei risvolti drammatici. I momenti di ilarità ci sono e spesso strappano anche una risata.
Camille è la storia di una giovane coppia.
Camille è bionda, carina, può sembrare un po’ stupida, sopra le righe e tremendamente chiacchierona.
Silas cupo, silenzioso, a tratti impacciato e a disagio, ricorda un po’ James Dean nel look.
Silas è in libertà vigilata, Camille è la nipote del poliziotto che l’ha arrestato.
Silas è colpevole di piccoli crimini.
Siamo alla vigilia delle loro nozze, vediamo Camille scegliere l’abito da sposa e programmare il viaggio di nozze alle cascate del Niagara.
Camille vuole una luna di miele perfetta e, da come è scritto sugli opuscoli pubblicitari, solo sulle cascate del Niagara può averla, e spera di riuscire a redimere Silas una volta giunti in quel luogo che tanto spera di visitare.
Silas invece vuole scappare via da quella vita, pensa di usare questo viaggio di nozze per evadere dalla sua libertà vigilata, da Camille e dai parenti asfissianti della ragazza.
Camille e Silas dopo la cerimonia partono su un sidecar per la loro luna di miele. Il viaggio non sarà semplice, metterà in evidenza la spaccatura che c’è tra i due, avranno anche un incidente che cambierà le carte in tavola e farà prendere alla storia una piega inaspettata e surreale.
Silas sarà il primo ad avere consapevolezza di ciò che è accaduto, di ciò che sta accadendo.
La coppia sarà affiancata da un terzo personaggio, il cowboy Bob e dai suoi cavalli colorati, Bob è particolarmente legato al cavallo blu.
È nel complesso un film gradevole e di buoni propositi. Camille è colorato, l’abbigliamento è abbastanza insolito e a tratti kitsch. Molte situazioni sono paradossali, surreali e sovvertiranno alcune regole dei matrimoni classici. Il film mi è piaciuto abbastanza, risulta scorrevole e simpatico. I cavalli colorati sono visivamente molto belli, solo mi è dispiaciuto per il colorante che avevano addosso. Nelle scene in cui gli attori accarezzano il manto del cavallo blu si vedono le loro mani sporcarsi di colore.