London Boulevard

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Colin Farrell interpreta un uomo appena uscito di galera che vuole cambiare vita. Cerca un lavoro onesto e lo trova, diventa il tutto fare e bodyguard di una attrice di successo che vive reclusa in casa per colpa dei paparazzi, sempre alla ricerca di uno scoop.

La voglia di riprendersi la propria vita, di uscire da catene che stringono sempre di più è un elemento portante che accomuna il protagonista alla star. Entrambi vorrebbero uscire da quel circolo vizioso e allontanare la presenza opprimente di persone sgradite dalle loro vite.

Se da una parte l’attrice può cercare di fuggire e di dissimulare la sua presenza, sperando di non sentire i click delle macchine fotografiche, dall’altro il suo bodyguard non è altrettanto fortunato. Quando sei immischiato in situazioni losche, con gente di malaffare, con la malavita londinese, puoi stare sicuro che non ti lasceranno andare via. Inevitabilmente tra i due nascerà qualcosa, ma per fortuna le sceneggiatura ci regala la giusta dose di sentimento e romanticismo, senza strafare troppo e senza far perdere tutto quel tono drammatico che caratterizza la storia fin dall’inizio.

Colin Farrell è l’indiscusso badguy protagonista del film, ruolo che gli riesce fin troppo bene. Keira Knightley è una figura ricorrente, ma resta sempre relegata in un angolo della storia, un po’ in ombra, un po’ come sfondo. Oltre alla trama principale è presente una sotto trama, condita da altri personaggi, come per esempio la storia della sorella del protagonista, altro personaggio tormentato. 

Complessivamente il film è apprezzabile, buona sceneggiatura, bravi attori, ottima la colonna sonora e interessante il punto di vista di Londra, non nella sua versione più classica di bella città. Ma seppure è un buon prodotto, durante tutta la visione si ha sempre la sensazione che manchi qualcosa, come se gli ingredienti ci fossero tutti ma non sono miscelati nel modo giusto. 

 


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