Bored to Death
Jonathan Ames, scrittore in crisi creative, dipendente dalla marijuana e amante del vino bianco viene mollato dalla fidanzata.
Jonathan non demorde e si inventa un nuovo lavoro, pubblicizzando i suoi servizi su craiglist come l’investigatore privato, ovviamente senza licenza.
Ad aiutarlo nelle sue indagini ci saranno il suo amico Ray, un disegnatore di fumetti e George il suo datore di lavoro. Insieme formano un perfetto trio di personaggi surreali, assurdi e a tratti stupidi/idioti. Come insoliti e allucinanti spesso saranno o i casi per cui viene ingaggiato Jonathan o le situazioni da esso derivanti.
Nel telefilm vediamo tre uomini adulti che si comportano come degli adolescenti, che ne combinano di tutti i colori, spesso uscendo da situazioni critiche per il rotto della cuffia.
Bored to death è una storia di amicizia perché il rapporto che lega i tre protagonisti, tralasciando le situazioni stupide e surreali, è quello di persone che si vogliono davvero bene e si sostengono sempre.
La serie tv è ambientata a New York ed è composta da sole 3 stagioni. Gli episodi hanno la durata di 22 minuti e nonostante abbiano una connotazione demenziale e i personaggi non brillano per intelligenza è una gradevole visione.
La sigla animata del telefilm è molto bella.