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Match Point

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Trovo geniale Woody Allen, mi piacciono i suoi film, il suo stile, le sue idee.

Match Point  è riuscito a disgustarmi, a farmi provare un profondo senso di schifo nei confronti di certe categorie di persone. Se il suo intento era quello di dimostrare quanto possa essere vile l’animo umano, c’è riuscito in pieno e senza ombra di dubbio.

Con questa storia ci viene mostrata una carrellata di personaggi ben caratterizzati, di cui alcuni fanno davvero pena, gente che non ha alcuna pietà nel compiere atti spregevoli pur di non perdere quanto guadagnato. 

Il film si apre con una riflessione del protagonista:

“Chi disse: "Preferisco avere fortuna che talento" percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde.”

Quante volte ci si è trovati in quel punto? Quante volte per pochi secondi quella posizione di bilico c’ha fatto trattenere il fiato, mentre attendevamo l’esito della caduta, di qua o di la del nastro?

In questo film vedremo Chris, giovane insegnante di tennis dalle modeste origini, fare la scalata al successo, scegliendo le amicizie giuste per raggiungere la vetta. Il personaggio di Chris è quello di una persona senza scrupoli, senza morale e senza possibilità di redenzione, che ha fatto ciò che ha fatto solo perché era necessario ed indispensabile al perseguimento del suo scopo.

Chris, nonostante tutto sarà una persona fortunata, io direi quasi miracolata,  deve veramente ringraziare la Dea bendata  che nel momento giusto ha spinto la pallina al di la della rete, facendogli vincere la partita .

Match Point è sicuramente un film ‘serio’ rispetto ad altri di Allen in cui  mancano quell’ironia di base, sia nelle situazioni che nelle battute.  E’ un ottimo prodotto sia nella realizzazione tecnica che dal punto di vista della sceneggiatura, retta magistralmente da bravi attori.

Da vedere sicuramente

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8

Sono il numero Quattro

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Tratto da una serie di libri,  Sono il numero Quattro è un discreto film di fantascienza diretto principalmente ad un pubblico giovane, potremmo catalogarlo come un sci-fi teen drama, con una punta di romance. 

Un gruppo di alieni finisce sul nostro pianeta, si sparpagliano, ognuno con il proprio protettore  e cercano di tenersi nascosti e lontano dai radar di altri alieni che gli danno la caccia.  I cacciatori hanno un problema, devono uccidere i loro avversari in ordine numerico.  

Ogni volta che un alieno viene ucciso, i successivi avvertono ciò che è accaduto. Il film segue le vicende e la fuga dell’alieno numero Quattro,  subito dopo la morte del numero Tre.

Il numero Quattro e il suo tutore - protettore è quella di due persone in fuga, costrette a nascondersi, a non mettere radici, a non instaurare troppi rapporti interpersonali, meno persone comprendono chi sei o  conoscono la tua diversità e più dovresti essere al sicuro. Ma è davvero così?

Il film è gradevole, si lascia guardare, secondo me è adatto ad un momento in cui si vuol guardare un film non troppo pesante e con una trama non particolarmente corposa.

 


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5

I love movies

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Neil, giovane proprietario di un noleggio film vhs di nicchia, trascorre le sue giornate all’insegna dell’amore per il cinema d’autore, con una predilezione per il  genere noir, in compagnia di pochi e assidui clienti-amici e appassionati del genere

L’attività va in crisi quando catene di video noleggio, sul  tipo di blockbuster, iniziano ad aprire dei punti vendita in zona.

Neil cerca con ogni espediente, anche con l’organizzazione di eventi a tema, di restare a galla, lavorativamente parlando.

La crisi del protagonista non si limita alla sola questione economica, ma si accresce nel momento in cui nella sua vita appare una ragazza, Violet. Per il povero Neil inizieranno problemi di carattere sentimentale perché la ragazza è completamente fuori di testa.

Violet ne combinerà di tutti i colori rischiando di far impazzire il povero e tranquillo Neil, ma nello stesso momento lo scuote dal torpore del tran tran quotidiano.

Cillian bravo e intenso come sempre, difficilmente ci si può aspettare qualcosa di meno da lui. Lucy Lu, brava anche lei ma mi ha convinta meno, forse perché non mi è piaciuto il personaggio di Violet.

 


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6

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